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  • Immagine del redattoreLupita

Da imbottire di ogni ben di dio

Così diceva il mio amico Danilo riguardo alla focaccia. Per lui doveva essere bella spessa, e accogliente. La focaccia doveva dare soddisfazione nell'addentarla.

Questa preparazione è velocissima (a parte i tempi di risveglio pasta madre, e lievitazione, ma è solo questione di organizzazione...), non necessita di agglutinamento nè incordatura - termini tecnici che fanno impazzire chi non bazzica gli ambienti infarinati - ma solo del desiderio di gustarla in compagnia durante una gita al mare o in campagna.



FOCACCIA TRAMEZZINO


500 gr farina T1 o T2

500 gr latte di soia non zuccherato

50 gr olio di mais

2 cucchiaini sale marino integrale

150 gr lievito madre (200 per lievitazione

più veloce, e per stagione fredda)

In un recipiente ampio mettere la pasta madre con una parte di latte di soia, e stemperare con le mani, fino a quando si sarà formata una sorta di latticello denso. Aggiungere il restante liquido, e l’olio.

Continuando a rimescolare, aggiungere la farina un cucchiaio alla volta.

Terminata la farina, mettere il composto direttamente in una teglia (io ne ho usata una 20x30) foderata di carta forno, livellare con un cucchiaio, coprire con pellicola trasparente, lasciare lievitare per circa 3 ore.

Quando l’impasto si sarà gonfiato per bene (non andare oltre le tre ore perché rischierebbe di collassare, e inacidire), passare sulla superficie 2-3 cucchiai di olio di oliva, fare i buchi con le dita, aggiungere un bel pizzico di sale marino integrale grosso e spruzzare un po’ di acqua.

Infornare a 200° per circa mezz’ora.

La focaccia tramezzino si conserva per diversi giorni, ma per averla sempre fragrante è meglio congelarla e scaldarla poco prima di servirla.

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