Cinguettii per il miglio
- Lupita
- 19 gen 2019
- Tempo di lettura: 3 min
A volte leggo la frase Si mangia prima con gli occhi, e lì per lì mi sembra sempre una delle frasi fatte, e trite e ri-trite. Devo però ammettere, ogni volta, che è vera, e mi è anche capitato di fare esperimenti con la mia cavia preferita, il marito convivente. Lui è una persona che mangia sempre tutto volentieri, è felice se ne trova pronto e difficilmente si profonde in rimostranze. Però ha il palato sensibile agli aromi, per cui è affidabile. Di fronte al pranzo pronto si butta a capofitto, ma se trova un piatto ben composto si illumina, diventa cinguettante (termine che secondo me rende l'idea), e quando assaggia lo fa con una modalità diversa, lo gusta e non solo lo mangia.
Quindi in alcune occasioni ho provato a cucinare qualcosa e metterlo nel piatto tal quale, e in altre occasioni ho invece disposto gli stessi preparati con un'attenzione e cura differenti; beh, nel secondo caso cinguetta sempre.
E' il caso del miglio, che a Casa Airlandia viene cucinato sovente, soprattutto in questa stagione. A volte lo si mangia tal quale, appena cotto, altre si ripassa in tegame con spezie, invece stavolta ho provato a farne cestini.
E il risultato è stato un bel coro di cinguettii.

CESTINI DI MIGLIO CON VELLUTATA DI FINOCCHI AL TIMO, E BATATA ALL’ORIGANO
270 gr miglio decorticato (peso già cotto)
35 gr mandorle
1/cucchiaio olio evo
1pz cumino dei prati in semi
1/ cucchiaino cardamomo in polvere
1pz sale marino integrale
Sesamo nero
1 finocchio
1 cucchiaino di foglie fresche di timo + qualcuna per decorare
Sale marino integrale
Olio evo
Acqua
½ kg di batata rossa
Olio evo
1 presa di origano secco
Salsa di soia tamari
In una pentola dal fondo spesso cuocere il miglio per assorbimento: mettere 1 parte di miglio con 3 di acqua e una presa di sale, portare a bollore con il coperchio, quindi passare su una fiamma piccola e tenendola molto bassa far cuocere 25-30 minuti, o fino a quando l’acqua sarà completamente assorbita, senza mescolare. Lasciar raffreddare e tenere da parte.
Nel frattempo tagliare il finocchio a pezzettoni, mettere in un tegame con un filo d’olio e un paio di cucchiai d’acqua e il sale e far cuocere con coperchio fino a quando risulterà bello morbido, facendo attenzione che l’acqua non consumi (aggiungendo poca acqua per volta se è il caso).
Quando cotto, frullare con le foglioline di timo (tenendone da parte qualcuna), aggiungendo acqua se necessario (deve risultare della consistenza dello yogurt). Tenere da parte.
A questo punto prendere le mandorle e ridurle in farina, piuttosto grezza, con il robot da cucina.
Prendere il miglio raffreddato e in un recipiente capiente mescolarlo con le mandorle, l’olio, il cumino e il cardamomo, e un pizzico di sale. Con un cucchiaio prendere una porzione per volta e fare una pallina di circa 3 cm (questo serve per rendersi conto della quantità), e metterla nella teglia da muffin, precedentemente oliata; con le dita leggermente bagnate cominciare a dare la forma sul fondo dello scomparto, tenendo conto che deve salire anche un po’ tutt’intorno, circa 1 cm e ½, massimo 2. Procedere fino ad esaurimento composto. Infornare a 180° per 10 minuti, o fino a quando comincerà a staccarsi dalle pareti.
Nel frattempo lavare bene la batata, meglio se con uno spazzolino, perché la useremo con la buccia. Tagliare fette di circa ½ cm, e poi ancora in pezzettoni, far scaldare l’olio in un tegame basso e versare la batata, facendola cuocere qualche minuto a fuoco alto. Aggiungere il sale e l’origano, qualche cucchiaio d’acqua e procedere la cottura fino a quando risulterà morbida, abbassando la fiamma, con coperchio. Un minuto prima di spegnere aggiungere qualche goccia di tamari, rimescolare, e lasciar riposare un paio di minuti.
Prendere i cestini, riempire con un cucchiaio di vellutata di finocchi e guarnire con semi di sesamo nero e foglioline di timo, e un goccio d’olio. Infine, a fianco, aggiungere la batata ancora bella calda.
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