Always PIZZA
- Lupita
- 7 mar 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Ieri avevo un impegno con amici nel primo pomeriggio, impegno che è slittato di mezz'ora. Mentre li aspettavo ho pensato, visto che dopo l'incontro con loro avrei dovuto occuparmi di altre cose, che mi sarebbe piaciuta una pizza, e che poteva portarla a casa il marito convivente. Ma.... parallelamente son sorti tutti i "contro", le farine utilizzate in primis, il lievito, le materie prime, la mappazza sullo stomaco durante la notte..... E così ho chiamato in aiuto Macchina per il pane, che in passato era sempre in prima linea ma mai con Pasta Madre. La mezz'ora di attesa l'ho trascorsa così, a mettere insieme gli ingredienti nel contenitore che sarebbe servito per l'impasto e a rinfrescare la rimanente PM, che in questo periodo è sempre attiva, sia per le temperature (così si mette in moto subito), sia perchè le sto chiedendo gli straordinari.
Ma STRAORDINARIA è lei. Il lievito madre è infatti il lievito per eccellenza. In caso di intolleranze è il primo ad essere re introdotto dopo un periodo di disintossicazione dell'organismo, e di solito dopo è ben tollerato; è quello che contribuisce al mantenimento di un basso indice glicemico; è molto più digeribile di tutti gli altri lieviti; ma soprattutto è naturale, e ognuno volendo se lo può creare da sè, seguendo determinati accorgimenti. La strada più semplice e conviviale, però, è quella del passaggio di mano, che tra l'altro mette in contatto le persone dal VERO e consolida i rapporti.
In definitiva: l'incontro tra Macchina-del-pane e Pasta Madre è stato dei più proficui, la pizza è risultata la migliore mai sfornata qui a Casa Airlandia (la lievitazione è proseguita per circa 4 ore in forno leggermente riscaldato, circa 25°), e la notte è via andata tra sogni bellissimi e nessuna ritenzione di liquidi.
Eat love with love. Simple life

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